da IlDolomiti
di Carmine Ragozzino
Sabato e domenica, 14 e 15, si conclude al teatro di Villazzano la stagione di prosa dedicata alla commedia all’italiana con il lavoro che ha vinto il concorso nazionale per nuovi autori giovani. Roberto Marafante dirige un’agrodolce incursione nel retropalco di un “reality” di una Tv  commerciale dove debolezze, fragilità e meschinità diventano protagonisti assoluti. 

Un concorso nazionale benemerito, ormai alla sesta edizione: “Una commedia in cerca di autori”. Un concorso ideato da Bilancia Produzioni, (Il teatro dei Servi a Roma), con l’obiettivo di scovare scritture originali nel segno di una comicità che non si riduca alla battuta. Che “abbia un senso”. E cioè la leggerezza e il divertimento come chiave per aprire al pubblico le porte di una riflessione e di una presa di coscienza sul presente, i suoi guai, le sue contraddizioni tra costume e cultura,

L’ultima edizione di “Una commedia in cerca di autori” è andata a Lorenzo Riopi e Tobia Rossi, giovani autori dell’area milanese. Hanno scritto “Freddy aggiusatatutto”  e sono emersi tra una folta schiera di partecipanti alla gara indetta da un’organizzazione – Bilancia appunto – che da Roma “esporta” in tutto lo stivale la tradizione finalmente rilanciata della “commedia all’Italiana”.

Il testo di Riopi e Rossi è diventato uno spettacolo,  “Freddy aggiustatutto” appunto, che come da regolamento del concorso viene circuitato per 50 date in tutta Italia, (bell’impegno, mica bruscolini) e che sabato e domenica, 14 e 15 viene a chiudere l’innovativa stagione di prosa allegra, leggera ma per nulla evanescente con la quale il Teatro di Villazzano si è caratterizzato nel suo primo anno di attività multidisciplinare.

Il Teatro di Villazzano, insomma, ha vinto alla grande – i borderò sprizzano sold out ripetuti e gioia legittima – la sua scommessa di radicamento, originalità di proposta e impegno ad un radicamento che da territoriale è già diventato cittadino. Lo spettacolo di cui sopra, “Freddy aggiustatutto”,segna ;il passaggio dalla carta alla scena, dal copione alla recitazione, dei due vincitori di “Una commedia in cerca di autore”.

Un passaggio fin qui premiato dal pubblico in diverse rappresentazioni e che si avvale della regia di Roberto Marafante e dell’impegno di cinque professionisti: Giuseppe Cantore, Giulia Carpaneto, Alessia Punzo, Alessandra Schiavoni, Matteo Nicoletta.

Il regista, Marafante, va iscritto di  diritto all’imbarazzante categoria dei “nemo profeta”: a Trento ed in Trentino. Dove vive. Nonostante un corposo curriculum di direzioni locali e soprattutto nazionali -, (recentemente anche un “ComeCristoComanda” con Massimo Wertmuller)-  Marafante sbatte  da anni contro spallucce presuntuose  arroganti dei promoter istituzionali locali o incontra  silenzi incomprensibili . Accade quando in Trentino propone i suoi lavori; “Mica chiedo la luna. Mi basterebbe che mi ascoltassero senza rispondermi burocraticamente mandi materiali”, dice.

Va così  va male. Ma Marafante preferisce glissare con una malinconica eleganza. Lo fa virando su “Freddy, sulla gestione fino ad ora lungimirante del teatro di Villazzano  che ha mostrato di credere nelle novità e – più di tutto – sui messaggi degli spettacoli che offre.  Con “Freddy Aggiustatutto” Marafante  entra nella televisione dalla porta di servizio per illuminare tutto quello che la telecamera non riprende: debolezze, varia umanità di fragilità, eccessi, meschinerie.

Freddy è l’eroe di una Tv commerciale che esaudisce le turbe delle casalinghe dispensando i muscoli da Mastrolindo, un “sex symbol” de noaltri”. La Tv di Freddy,; “Life Tv”  è; tutta lustrini e finzione-. I reality sono un inno alla falsità sia nella Tv di serie A che i quella di serie Z. Ma il Freddy televisivo ha un suo “contrario”: il Freddy vero, con la morosa racchia; con l’incedere tutt’altro che sicuro nel palinsesto dei sogni costruiti al tavolo dell’irrealtà. Un Freddy che non si può portare nei salotti buoni e nemmeno in quelli medi. Un Freddy che fa bella figura, come tutti gli altri collaboratori, solo davanti alla lucetta rossa della telecamera.

Su questa ambivalenza – spiega Roberto Marafante – si dipanano il testo e lo spettacolo che mi hanno permesso la mia piccola, personale e convinta denuncia contro l’imperversare di una televisione che mistifica e travolge la realtà. E che purtroppo non lo fa solo nei reality ma anche nell’informazione. Una tv ci fa male sempre di più”.

Il Freddy Aggiustatutto di Marafante vuol mettere in guardia; aiutare a distinguere. Mettere in guardia – in Tv come, allargandosi, nella vita – sulle  illusioni a buon mercato d’audience: quel che appare  non è quel che è . Nella “Life Tv” di Freddy /Marafante c’è tanta miseria umana e professionale. Di questa miseria  sii ride, (e mica poco) ma su questa miseria  è d’obbligo riflettere, (mica poco). “E’ una commedia – conclude il regista – ma è una commedia dura”. E non potrebbe essere diversamente. La commedia all’italiana ha fatto storia. Ma non ha mai fatto sconti.