Torna la prosa a Villazzano. Si torna a ridere – e saranno risate grasse – con quella“commedia all’italiana” che il ritrovato teatro del sobborgo ha deciso di rilanciare costruendo con la collaborazione di Bilancia Produzioni una stagione “dedicata”. Una dedica a una forma d’arte profondamente radicata nello spettacolo nazionale. Un’arte teatrale costruita sull’equilibrio tra leggerezza e profondità. La profondità e l’attualità dei temi e dei messaggi. La leggerezza nell’affrontarli nella convinzione che una battuta può sintetizzare un compendio filosofico, un saggio di sociologia o un’analisi di costume. La proposta che va sul palco di Villazzano sabato e domenica va in questa direzione. Si tratta di “Due preti di troppo”: sacerdoti che scena dopo scena dimostreranno di “essere di troppo” solo nel titolo. Don Sabatino e don Michele sono, infatti, i protagonisti di una sfida che accomuna ormai tanto il nord quanto il centro ed il sud della nazione: la sfida di riavvicinare popolo e chiesa in un quartiere dimenticato da tutti meno che dalla criminalità. E’ una storia del sud, del casertano, ma la geografia non conta. A contare nel lavoro diretto da Paolo Triestino è la passerella delle varie umanità con le quali i due giovani preti devono e vogliono confrontarsi. L’umanità in cerca di guai di Giggino – Passaguai, appunto – che dalla droga passa alla sacrestia. L’umanità di una donna che combatte il sacrificio con l’arma dell’ironia. E altre umanità da scoprire – sorridendo con progressivo affetto, durante lo spettacolo. L’autore di “Due preti di troppo” è un trentenne o giù di lì. Il regista ne è rimasto folgorato. Una folgorazione – ha più volte spiegato – per la freschezza della scrittura e per l’attualità di argomenti e situazioni “difficili” che vengono trattate con grande abilità comunicativa. I due preti vinceranno la loro sfida? Per saperlo occorre andare a teatro, a Villazzano nella serata di sabato o nella pomeridiana domenicale. La gestione di TeatroE/Estroteatro ha fino ad oggi fatto segnare una bella sequenza di successi tra sold out e pienoni per la prosa, la musica, gli spettacoli per ragazzi, le “ospitate” e le residenze di compagnie impegnate nel teatro di ricerca. Il Premio Fantasio poi, il festival di regia teatrale da tempo decollato con protagonisti italiani e stranieri, si è confermato come idea insieme innovativa e suggestiva nel suo “ritorno” nel luogo dove Gianni Corradini l’aveva inventato. Il teatro di Villazzano, dunque, inizia il nuovo anno di spettacoli a tutto campo nel segno della fiducia. La commedia all’italiana – con la sua carica di simpatia – è una delle tappe più felici di questo percorso. Un percorso che Mirko Corradini – direttore artistico a Villazzano – vuole sempre più “di squadra”, di scambio, coinvolgimento, collaborazione e apertura a quanti cercano uno spazio per esprimere la propria creatività artistica. Coinvolgimento è anche la parola chiave di “Due preti di troppo”. Coinvolgendo e ri- motivando alla partecipazione la piccola comunità non poco allo sbando porteranno a termine la loro “missione” sociale. Sul palco – compagnia di rodato affiatamento – ci saranno Antonio Grosso, (in veste di autore/attore), Antonello Pascale, Carmen di Marzo, Giuseppe Orisillo e Ariele Vincenti.