FESTIVAL TABÙ

Il nuovo Festival del Teatro di Villazzano sui temi della SESSUALITÀ scomoda e proibita

 

Dal 22 aprile al 1 maggio arriva il festival Tabù – linguaggi politicamente non corretti, un’indagine su cosa siano oggi i tabù rimasti nella società, indagando attraverso spettacoli, performance e altri linguaggi, con linguaggi crudi, inusuali e scomodi.

Tabù inteso come atto proibito, oggetto intoccabile, pensiero non ammissibile alla coscienza. Esistono ancora i tabù? Magari credere di vivere in un mondo senza tabù è l’ultimo grande tabù, e questo festival sfiderà il tabù… del tabù!

Tabù è quindi un festival che porterà il pubblico a confrontarsi con la sessualità, la pornografia, la prostituzione, il giudizio, il genere. Lo farà con spettacoli sagaci, conturbanti, comici, simpatici che faranno leva sulla rottura di un altro tabù: il coinvolgimento del pubblico nello spettacolo.

Ad inaugurare il festival 22 Aprile alle ore 20.45 sarà il film drammatico ed erotico del 1972 che più di tutti ha subito censure a causa del suo infrangere tabù culturali e della sua sfida al moralismo: “Ultimo tango a Parigi” scritto e diretto da Bernardo Bertolucci con Marlon Brando e Maria Schneider.

La regina della manifestazione è sicuramente “MDLSX” dei Motus, in scena il 26 e 27 Aprile alle ore 20.45, con Silvia Calderoni, regia di Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. MDLSX è ordigno sonoro, inno lisergico e solitario alla libertà di divenire, al gender b(l)ending, all’essere altro dai confini del corpo, dal colore della pelle, dalla nazionalità imposta, dalla territorialità forzata, dall’appartenenza a una Patria. Di “appartenenza aperta alle Molteplicità” scriveva R. Braidotti in “On Becoming Europeans”, avanzando la proposta di una identità post-nazionalista… Ed è verso la fuoriuscita dalle categorie – tutte, anche artistiche – che MDLSX tende. È uno “scandaloso” viaggio teatrale di Silvia Calderoni che – dopo 10 anni con Motus – si avventura in questo esperimento concepito nel formato di un eccentrico Dj/Vj set. In MDLSX collidono brandelli autobiografici ed evocazioni letterarie e sulla confusione tra fiction e realtà MDLSX oscilla – da Gender Trouble a Undoing Gender. Citiamo Judith Butler che, con “A Cyborg Manifesto” di Donna Haraway, il “Manifesto Contra-sexual” di Paul B. Preciado e altri cut-up dal caleidoscopico universo dei Manifesti Queer, tesse il background di questa Performance-Mostro.

Poi Puttana_Primo studio sulla prostituzione, scritto da Maura Pettoruso, regia di Mirko Corradini, con Beatrice Festi, produzione di Compagnia TeatroE. Puttana è uno spettacolo in itinere o meglio l’evoluzione di uno studio che si trasformerà durante il festival. Uno spettacolo che andrà in scena sempre in modo diverso, partendo dal 22 Aprile ore 20.00 seguono 26 aprile ore 20.00, 27 aprile ore 20.00, 28 aprile ore 22.30, 29 aprile ore 20.30. Nei giorni dedicati al Festival Tabù il pubblico avrà la possibilità di vedere uno spettacolo in continua evoluzione che verrà creato e modificato lungo tutto l’arco del festival. Una sorta di prova aperta e primo studio dove tutto è messo in gioco. La società in cui ci muoviamo dentro questo primo studio è l’imputata al banco del tribunale. Slogan pubblicitari, messaggi patinati carichi di sessualità, incitano al consumo indiscriminato: che sia di un corpo di donna o un petto di pollo. La compra-vendita, il rapporto puttana-cliente, è nascosta, mai alla luce del sole. Una giovane donna – una studentessa – ha bisogno di soldi. Un uomo – un padre, marito, lavoratore – ha bisogno di sesso. L’inizio è scontato. Il resto? è nello sguardo di chi giudica.

Rasid Nikolic in arte “The Gipsy Marionettist“, porterà in scena il 28 aprile ore 21.15 e 29 aprile ore 19.30 Gipsy freak show, uno spettacolo grottesco di marionette a filo vietate ai minori di 18 anni. Sul palco corpi nudi, demoni, moderni personaggi sulla soglia della decenza e leggende Urbane. Ad ogni personaggio il compito di risvegliare un peccato e discutere una virtù, in un crescendo non-senso di dolci ammiccamenti e sinuose percezioni. Il ritorno delle Marionette a simbolici oggetti dell’esorcismo con il compito di scatenare l’introspezione. Grottesco, erotico, crudele, sarcastico; NON il solito spettacolo di marionette.

A seguire NarraPorno Il porno come non ve l’hanno mai raccontato. Non pensare all’erezione, un monologo sull’utilizzo e il pensiero che sta dietro alla pornografia di Tersite Rossi, con Stefano Pietro Detassis e la regia di Maura Pettorruso; il quale avrà luogo il 28 aprile alle ore 20.30 e il 29 aprile alle ore 18.30. La nostra è la società del porno, perché, al tempo di YouPorn e PornHub, non è mai stato così semplice accedere a contenuti pornografici. Ma si tratta per lo più di contenuti poveri, omologati, privi di dimensione creativa e artistica: semplice merce seriale. Alla quale corrisponde una fruizione non riflessiva, compulsiva, spesso patologica, sempre relegata alla dimensione privata, nascosta.

Questi ultimi tre spettacoli (Puttana, Gipsy Freak show e NarraPorno) visibili singolarmente o uniti in un viaggio attraverso il tabù o meglio In tour nel tabù dove il pubblico avrà la possibilità di esplorare le tre performance in tre luoghi diversi del teatro.Si terrà nelle giornate del 28 aprile alle ore 19.00 e il 29 aprile alle ore 21.15

Arriveremo quindi ad “Indagine viva_Siamo noi il tabù” il 23 Aprile alle ore 20.45, un progetto del collettivo trentino Palco Verticale che nasce dall’idea drammaturgica di Carolina Calle Casanova, in scena: Maria Vittoria Barrella, Gelsomina Bassetti, Carolina Calle Casanova, Manuela Fischietti, Alessio Kogoj, Marta Marchi, Settimio Petrucci, Clara Setti, Paolo Vicentini, Federico Vivaldi. Indagine viva è un happening teatrale, inedito in Trentino, con l’obiettivo principale di incontrare il pubblico in una performance unica dove ogni singolo spettatore farà parte della creazione. #indagineviva accetta la sfida del Festival Tabù e propone dunque un happening teatrale dedicato!

A concludere la rassegna il 30 Aprile alle ore 20.45 presso il Teatro di Meano sarà “Bye bye blackbird” una produzione di ariaTeatro, scritto e diretto da Chiara Benedetti, con Denis Fontanari e Christian Renzicchi. Il progetto prende forma partendo dal soggetto del romanzo “Il bacio della donna ragno”, scritto da Manuel Puig in esilio durante la dittatura argentina.

Una lunga serie di appuntamenti che si terranno in spazi differenti del teatro (foyer, platea, camerini ecc.), in orari differenti e con linguaggi molto differenti tra loro, ma che mirano all’unico scopo di stimolare il pubblico su una tematica così particolare e provocante come quella dei tabù.